Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

mercoledì 18 gennaio 2012

Russare e gli stratagemmi per non (e la corsa non aiuta!)

Chissà perché si dice russare... e poi che c’entrano i russi? - mi ero chiesto ingenuamente, - peraltro non è neppure onomatopeico, russare... 
Chi mi stava vicino ha ignorato la mia elucubrazione fingendo di essere profondamente immersa nella lettura e quindi sono rimasto con questo dubbio che però non è il punto principale di questo post (chi fosse interessato alla questione veda nota finale perché non è finita qui).

Comunque: io russo. Non sempre ma spesso. Ormai l’ho scoperto da anni e c’è poco da fare. I primi tempi bastava che mia moglie mi sfiorasse che smettevo all’istante. Ora che ogni ritegno è allentato, sono incontenibile: talvolta nel sonno rispondo pure e argomento sostenendo che non russo oppure, più subdolo, sì ora mi giro, oppure affermo convinto che sto andando a dormire in un'altra stanza e intanto sono già ripiombato nel sonno.
Quando sono stanco, è più probabile che russi. Quando corro a lungo o faccio un allenamento impegnativo è statisticamente certo che russerò. Allora devo mettere in pratica tutte le contromisure preventive per evitare litigi nel sonno e soprattutto essere accusato del fatto che la corsa danneggia la qualità della vita (di chi sta vicino a chi corre, e che potrebbe poi molto facilmente danneggiare la qualità della vita di chi corre... di qui il mio problema).

Ecco pertanto gli stratagemmi che ho escogitato (un po' pomposo, però suona bene):

Cerottini RespiraBene: indubbiamente fanno respirare meglio, però è ormai certificato che non riescono a impedire di russare a chi è predisposto. Comunque sono un gesto, sia pure simbolico, di buona volontà: io ci provo, se poi non funzionano non è colpa mia!

Siccome ho ormai definitivamente verificato che dipende da una narice in particolare (ovviamente setto deviato), se dormo girato sul fianco sbagliato dopo poco mi si chiude del tutto una narice con conseguenze ovvie, la seconda accortezza è dormire sul fianco giusto.

Però in più si può, quando qualche leggero sintomo lo faccia temere, fare in modo che la narice pericolosa sia libera grazie a una micro-spruzzatina di actifed o simili (terza accortezza): attenzione ho detto micro-spruzzatina, perché non è il caso di abusare di alcun medicinale, e di questo in particolare, ma soprattutto ho notato che ha un effetto ritardato e amplificato rispetto all'entità spruzzata, quindi può succedere che non sembra aver effetto e quindi uno ci ridà dentro con una seconda e più convinta spruzzata... invece, soprattutto in un caso come questo puramente preventivo, basta una leggera spruzzatina neanche troppo dentro la narice, e lasciare che faccia effetto. Il risultato congiunto al cerottino può essere apprezzabile.

Se nonostante tutto ciò vostra moglie/marito, compagna/compagno ha il sonno leggero o comunque una volta svegliatosi non riesce a riprendere sonno a causa di una prossima e perforante percussione acustica, ho un ultimo ritrovato: il Cerotto Semplice Tagliato (non ancora brevettato... però siate buoni, non ve ne approfittate!).
Si prende un cerotto semplice, di quelli universali, che di solito compriamo in alternativa al mix di cerotti che poi finiscono sempre quelli che ti servono e ti trovi a  mettere un tondino del diametro di un centimetro su una ferita da taglio o un lenzuolo sul dito mignolo. Senza neanche spogliare il cerotto della sua confezione singola, con le forbici si taglia un terzo di uno dei due lembi laterali.
Si tengono serrate le labbra e si applica con cura il cerotto perpendicolarmente alla bocca, con il lembo tagliato in alto e il pannetto centrale in corrispondenza delle labbra, premendo diffusamente in modo che aderisca bene e verificando che le labbra non si possano aprire (il perché del taglio di parte del lembo lo avrete capito a questo punto: senza il taglio il cerotto finirebbe contro le narici, vanificando tutto lo sforzo fatto). Ovviamente prima di fare tutto ciò, ci si deve essere assicurati che le narici siano ben aperte con i metodi descritti sopra.

Vi garantisco che non sono matto né masochista: dopo alcuni tentativi fallimentari (se il naso non è ben libero, l'ansia è assicurata) ho convenuto che può funzionare e riesco pure a riaddormentarmi rapidamente. D'altronde la soluzione alternativa quando qualcuno ti prende a pugni nelle costole o ti scalcia disperato è andare a dormire in un’altra camera ma non sempre questa semplice e pacifica soluzione è a portata di mano. Quindi il cerotto, già tagliato, sul comodino è una soluzione praticabile e che mi permette di riaddormentarmi rapidamente.
Ammetto che nonostante le labbra fossero ben unite e il cerotto tenesse ancora la mattina dopo (qualche giorno fa), ho saputo da fonte certa che sbuffi, sia pure sopportabili, sono stati emessi. Stento a crederlo ma la soluzione-cerotto assicura la non apertura smisurata della bocca ma certo tiene accostato solo il centro delle labbra, la pressione dell’aria emessa dal dormiente sarà senz’altro sufficiente per aprirsi un varco dai due tratti non sigillati. Comunque la scienza e la tecnologia stanno procedendo. Vi terrò informati di eventuali sviluppi inaspettati.

Nota Etimologica
Dal Dizionario etimologico Devoto si evince che ‘russare’ viene dal longobardo hruzzan che ha soppiantato – in Italia - in parte snarhhjan che invece ha portato al tedesco schnarchen che vuol dire appunto ‘russare’). Quindi i russi non c’entrano niente e solo per un caso italiani e tedeschi non russano nello stesso modo...
E in inglese? Spesso le etimologie sono comuni con il tedesco...  Invece dal Concise dictionary of English etymology apprendo che ‘Snore’ viene dall’antico scandinavo ‘sneer’: digrignare i denti, ringhiare, e poi russare.
Non ho sottomano un dizionario etimologico francese ma ‘ronfler’ sembra molto onomatopeico, e su internet non ho trovato grandi illuminazioni. Se qualcuno ha notizie è il benvenuto

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