Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

sabato 22 settembre 2012

Quello che le mogli (dei runners) non sanno (ssshh!!! per favore!)

Ero uscito per comprare un regalo e dei pantaloncini da corsa, “Lo sai, quelli Nike ormai sono tutti slargati e usurati”, e la giustificazione teneva.
I pantaloncini li ho comprati, pure il regalo en passant, ma con una certa ambiguità ammetto che non sono sono stato proprio chiaro, di pantaloncini in realtà ne ho comprati due. Quello principale, e autorizzato, doveva essere un costosissimo paio di shorts X-Bionic. Me li voleva regalare addirittura lei qualche mese fa, io feci nobile resistenza (in realtà mi vergognavo: mi aveva regalato già una maglietta!). Dopo averli provati e depositati alla cassa, girellando per il Campione di Prato mi sono imbattuto nei famosi shorts della Salomon. 
Famosi per me, ovviamente, era dalla primaversa scorsa che ci giravo intorno, li avevo trovati a Parigi dall’Au Vieux Campeur (se non ci siete stati e capitate a Parigi andateci: in pratica è un negozio che si è riprodotto per partenogenesi commerciale, divenendo un numero imprecisato di negozi, ognuno specializzato in qualcosa legato a running/trekking: scarpe, intimo, montagna, alimentazione (uno addirittura per le mappe e le guide di viaggio!), sparsi in tre o quattro isolati nel Quinto, poco sotto la Sorbona, vicino a Boulevard Saint Michel), ma mancava la mia taglia. Poi quest’estate li avevo trovati in montagna, però il negozio era chiuso quando ci siamo passati. Insomma il Destino: ecco che mi si materializzano davanti agli occhi e già sono nel camerino a provarli (neanche bisogno di controllare: erano proprio della mia taglia).
L’idea motrice della mia spedizione era quella di trovare un pantaloncino “compress” che facesse lo stesso lavoro degli orribili gambaletti (purtroppo però sono efficaci) ma, anziché al polpaccio, sulla coscia. A dire la verità gli X-Bionic erano comodi e sicuramente traspiranti ma quanto a compressione i Salomon sono imbattibili, in pratica una sorta di griglia metallica a maglia esagonale ti imprigiona le cosce! Ça va sans dir: ho preso quelli e scartato gli X-Bionic.
Lo so, lo so che sono per chi fa trail e che nessuno li utilizza per la maratona: io li provo per il prossimo lunghissimo e poi se ne riparla. Male che vada ho buttato via un po’ (un bel po’) di soldi.
Quindi sono tornato a casa, li ho indossati e subito mostrati a Elena: “Sono orribili, - ha detto letteralmente, - i più brutti pantaloncini che abbia mai visto”. Ma ammetto che non mi ha smontato per niente, sono soddisfatto anche del colore bianco e grigio (la griglia metallica), possibile avere sempre pantaloncini neri o blu? Un po’ di stravaganza, suvvia.
Quello che Elena non sa, e che se non legge questo post (e se nessuno fa la spia), non saprà per qualche tempo, è che... ho completato l’arcobaleno fluo! Non l'ho fatto apposta, non volevo, è stata la perfida Margrith (sì, stamani ho fatto il tour dei migliori negozi per il running: Isolotto dello Sport e poi Il Campione!): mi ha incrociato che ero quasi alla porta, stavo per uscire, mi ha chiesto se cercavo qualcosa. Lo sventurato rispose. Poco dopo discutendo di pronazione ero lì che mi provavo vari paia di scarpe. Quelle migliori secondo lei era queste. Arancioni...
PS: avevo l'obbligo morale di completare l'arcobaleno fluo!
PS2: quei pantaloncini Nike slargati e usurati sarebbero adattissimi per il kit di emergenza di cui parlavo ieri...

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